Lavoratore assicurato contro gli infortuni anche in caso di illecita interposizione di manodopera
Ordinanza Cassazione 212024 del 2024
Con l’ordinanza che si allega (nr.21204 del 30.7.2024), la Cassazione afferma che in tema di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, il dipendente illecitamente somministrato o utilizzato in un appalto illecito di manodopera deve considerarsi alle dipendenze del datore di lavoro effettivo, in quanto il rapporto assicurativo sociale si costituisce immediatamente in forza di legge col datore di lavoro effettivo.
Nella causa patrocinata dall’avv. Francesco Gentile, il lavoratore veniva investito da un muletto nel corso dell’attività svolta all’interno dell’azienda gestita dalla PCP.
Lo stesso era addetto alla macchina ribobinatrice, nonostante fosse stato formalmente assunto da altra azienda a cui la PCP aveva appaltato i lavori di pulizia.
In primo grado veniva accolta la domanda di risarcimento del danno differenziale con condanna della società committente e della compagnia di assicurazione.
A seguito di appello della compagnia assicuratrice, la Corte territoriale riteneva che l’infortunio occorso al lavoratore non poteva rientrare nell’ambito della copertura di polizza.
Ribaltando l’orientamento del Giudice di merito, la Corte di Cassazione ha sostenuto che il rapporto assicurativo sociale si costituisce immediatamente in forza di legge col datore di lavoro effettivo e che la copertura è assicurata dai contributi, a tal fine, versati dal datore interposto che liberano quello effettivo.
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